SAN MICHELE ARCANGELO A PRECOTTO (MILANO, ITALY)

 

Chiesa di San Michele Arcangelo a Precotto, quartiere di Milano, Lombardia, Italia. Precotto costituì un comune autonomo fino al 1920, quando si unì con Gorla nel nuovo comune di Gorlaprecotto al fine di evitare l'annessione a Milano. Tuttavia già il 23 dicembre 1923 Gorlaprecotto fu annesso alla città, insieme ad altri 12 comuni. Un tempo la via principale di Precotto era la contrada San Michele, divenuta poi via Principe Umberto e infine via Cislaghi. Su questa via infatti guardava l’antica chiesetta di San Michele e in quella direzione fu anche orientata, quando venne progettata verso il 1863, la nuova chiesa voluta da don Giacomo Ramone, parroco dal 1854 al 1884, e finanziata con contributo del Comune di Precotto. Nel frattempo strada principale del borgo era divenuto il grande viale alberato per Monza, inaugurato nel 1838. Fu così che si decise di modificare in corso d’opera la direzione della nuova chiesa parrocchiale di Precotto, costruita dall’ing. Emanuele Odazio tra il 1865 e il ’66, in un’unica navata, copertura della volta a botte, due piccole cappelle per lato. Nel 1898 don Luigi Cislaghi, a poco più di trent’anni dalla costruzione della chiesa di Precotto, dà inizio a nuovi lavori di restauro e di decorazione, cui partecipano diversi artigiani e pittori tra i quali il lecchese Luigi Tagliaferri per gli affreschi e altre opere pittoriche, Luigi De Carlini per gli stucchi e Enrico Pagani per le decorazioni, ambedue di Macherio, nonché i precottesi Pietro Gioia per le dorature e Camillo Gavazzi per i ponteggi. Per sostenere le spese dei restauri si apre una vera gara di offerte fra la popolazione e i notabili del paese. Consacrata dopo la restaurazione il 6 ottobre 1901 dal card. Ferrari, la chiesa ha subìto nel corso del secolo altri rimaneggiamenti e trasformazioni estetiche. Del 1906 è il rifacimento della facciata “a bugna” e la collocazione dei due angeli in cemento Portland, opera dello scultore Francesco Barzaghi. Il mezzo rosone dell’attico incorniciava un tempo un artistico Gesù tra i bambini  su vetro istoriato, distrutto purtroppo dal bombardamento del 20 ottobre 1944. Pregevoli le opere tuttora conservate all’interno, quali la deposizione bronzea nel paliotto dell’altar maggiore, bassorilievo di Francesco Barzaghi, il quadro di Sant’Anna nella seconda cappella di sinistra, di autore sconosciuto, dono della famiglia Visconti di Modrone, la Via Crucis di Luigi Morgari alle pareti, il coro in noce dipinta dietro l’altare ed un imponente armadio del ’700 in sagrestia. L’organo venne costruito nel 1880 dalla società Recalcati di Sovico e ricostruito nel 1911 dalla ditta Edoardo Rossi di Milano, mentre le campane, opera del fonditore Pasquale Mazzola di Valduggia, vennero acquistate nel 1881 all’Esposizione nazionale di Milano.

MILANO (ITALY). ZONA DI VIA BREDA, PRECOTTO & VILLA SAN GIOVANNI

 

Immagini di archivio di Milano, zona di via Ernesto Breda, via Bernardo Rucellai, via Solone, Cooperativa Primo Maggio, Precotto (comune indipendente fino al 1923), viale Monza, piazza Martesana, via Mattei, via Soffredini, via Frigia e Villa San Giovanni. Lombardia, Italia.

VIA BERNARDO RUCELLAI (MILANO, ITALY)


Via Bernardo Rucellai / Rucellai Street, Zona 2, Milano, Lombardia, Italia. Bernardo Rucellai (Firenze, 1448-1514) è stato uno scrittore ed umanista italiano, figlio di Giovanni della ricca famiglia dei Rucellai. Come il padre esercitò alcuni pubblici uffici e nel contempo fu un mecenate munifico scrivendo talvolta opere eleganti. Nel 1466 si sposò con Nannina de' Medici, sorella maggiore di Lorenzo il Magnifico, imparentando così le due importanti famiglie fiorentine. Di questo sposalizio, passato alle cronache per lo sfarzo e la ricchezza dei festeggiamenti, ci è giunto un puntuale rendiconto di spesa con un elenco enorme di viveri consumati. Aprì i giardini del suo palazzo, gli Orti Oricellari, ai più illustri letterati dell'epoca come Gian Giorgio Trissino, o Niccolò Machiavelli, che qui lesse i suoi “Discorsi. In questo luogo si ritrovò l'Accademia Platonica dopo la morte di Lorenzo il Magnifico (1492). L'Accademia degli Orti Oricellari continuò con i suoi figli Palla e Giovanni, ma ebbe alterne fortune per via dei discorsi politici che vi si facevano: non di rado vi si tessevano gli elogi della Repubblica, rispetto alla signoria medicea, facendo per ben due volte piombare su questi raduni l'accusa di congiura con i conseguenti scioglimenti e punizione dei partecipanti (tra i quali comparve due volte seppur con pene lievi il Machiavelli). Bernardo fu un diligente scrittore di argomento storico nel “De urbe Roma” sulle antichità della città, nel “De bello italico” sulla spedizione di Carlo VIII in Italia e nell'”Historia de bello pisano” sulla guerra che portò alla conquista di Pisa. In questo video panoramica di immagini di archivio e recenti che comprendono via Ernesto Breda, via Bernardo Rucellai, via Vimercati, via Pericle, il complesso edilizio “Borgo dei tintori”, il “Centro Fondazione Luce” (ex-ospedale militare durante la prima guerra mondiale, attualmente centro polifunzionale della Fondazione Gaetano e Mafalda Luce per il trattamento dei disturbi pervasivi dello sviluppo), via Martin Lutero, via Firmiani, la storica Cooperativa “Primo Maggio” (ex-sede della sezione del PCI “Armando Bassi” ed attualmente sede della sezione “Luigi Viganò” dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani; Bassi e Viganò erano due volontari antifascisti delle Brigate Internazionali che furono uccisi dai franchisti durante la Guerra di Spagna), via Solone, via Pelitti, viale Monza, Precotto, via Cislaghi e la chiesa di S.Michele Arcangelo.

VIA ERNESTO BREDA (MILANO, ITALY)


Via Ernesto Breda / Breda Street, Zona 2, Milano, Lombardia, Italia. Ernesto Breda (Campo S.Martino, 6 settembre 1852, Milano, 6 novembre 1918) è stato un imprenditore italiano, fondatore della Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche, o semplicemente Breda, che da lui prese il nome. Era figlio di Felice Luigi Breda, che fu sindaco di Campo S.Martino. La famiglia Breda era impegnata nell’attività estrattiva di ghiaia ed il cugino Vincenzo Stefano Breda era presidente della Società Veneta di Imprese e Costruzioni Pubbliche, una delle più attive imprese della seconda metà dell'Ottocento. Ernesto Breda si laureò a Padova in ingegneria ed iniziò a lavorare nell’azienda presieduta dal cugino, per la quale ebbe modo di effettuare viaggi di lavoro all’estero. Nel 1886 rilevò L’Elvetica, un’officina meccanica di Milano che si trovava in liquidazione, e la rinominò Accomandita Ing. Ernesto Breda & C. Breda si trasferì a Milano anche se tra il 1899 ed il 1903 ricoprì la carica di sindaco nel proprio paese natale. Sotto la gestione di Ernesto Breda l’azienda rinnovò il parco macchine e si specializzò nelle costruzioni ferroviarie, accrescendo notevolmente il suo giro d’affari. Con la prima guerra mondiale Ernesto Breda entrò a far parte con altri industriali del comitato centrale per la mobilitazione industriale, organo di consultazione tra ministri, militari e imprenditori in cui si stabilivano l’assegnazione di commesse legate allo sforzo bellico. La Breda si specializzò anche nelle costruzioni aeronautiche, diventando un grosso complesso industriale. Ernesto Breda morì nel 1918 e Giovanni Breda ereditò dal padre la direzione dell’azienda, ma con le sue dimissioni nel 1933 la famiglia ne sarebbe uscita completamente. L’attuale tracciato dell’omonima via è parallelo alla ferrovia Milano-Monza, la seconda più antica d’Italia dopo la Napoli-Portici. Il cavalcavia ferroviario di Greco risale ancora al 1859 all’epoca dell’occupazione austriaca. In questo video panoramica di immagini di archivio e recenti che comprendono via Breda, lo scalo ferroviario, la stazione e il deposito locomotive di Greco-Pirelli, la caserma della Polizia di Stato, via Angeleri, via Torcello, via Rucellai, via Giacometti, la cascina Fornasetta, via Andolfato, via Capelli, via Bolama, via Vipacco, via Brunico, via Doberdò, via Galeno, via S.Uguzzone e via Fiume fino al confine con Sesto S.Giovanni.

INCIDENTE STRADALE SUL PONTE DI VIA BREDA A MILANO (23 SETTEMBRE 2011)

 

Incidente stradale tra due auto sul ponte di via Ernesto Breda a Milano, che congiunge piazza Greco e la Bicocca con viale Monza. Una delle due autovetture sicuramente era troppo sbilanciata al centro fuori dalla sua corsia di marcia ed ha così causato la collisione con quella in arrivo dalla direzione opposta. Il ponte è stato costruito nel 1859, quando a Milano c’erano ancora gli austriaci ed è noto per la sua pericolosità, a causa della sua ristrettezza nelle ore di punta e per la mancanza di un adeguato passaggio pedonale.

INCIDENTE STRADALE SUL PONTE DI VIA BREDA A MILANO (24 APRILE 2014)

 

Giovedì 24 aprile 2014, ore 12.30 circa, ennesimo incidente stradale sul ponte di via Ernesto Breda a Milano, che congiunge piazza Greco e la Bicocca con viale Monza.

E’ stato investito un ragazzo di 13 anni e le sue condizioni sono apparse inizialmente gravi. Sul posto sono intervenuti un'ambulanza del 118 e la polizia locale. Il 13enne è stato trasportato all’Ospedale di Niguarda. Secondo alcune testimonianze un gruppo di ragazzi sui 10-13 anni stava camminando, quando uno di loro sarebbe stato colpito da un'automobile. Il ponte è stato costruito nel 1859 quando a Milano c’erano ancora gli austriaci ed è noto per la sua pericolosità, a causa della sua ristrettezza nelle ore di punta e per la mancanza di un adeguato passaggio pedonale.

LA CHIUSURA DEL PONTE DI VIA BREDA A MILANO (ESTATE 2014)

 

Il ponte di via Ernesto Breda è stato costruito nel 1859 quando a Milano c’erano ancora gli austriaci ed è noto per la sua pericolosità, a causa della sua ristrettezza nelle ore di punta e per la mancanza di un adeguato passaggio ciclopedonale. Si tratta di un nodo strategico di collegamento tra le zone di Greco, Greco Pirelli, Prato Centenaro, Bicocca, via Melchiorre Gioia e viale Fulvio Testi con il quartiere di Precotto, via Ernesto Breda, via Bernardo Rucellai e viale Monza in direzione di piazzale Loreto, o di Sesto S.Giovanni. Dopo un susseguirsi continuo di incidenti stradali (documentati da alcune foto nel video) sono finalmente iniziati i lavori di ristrutturazione ed ampliamento a partire da sabato 5 luglio 2014 fino a domenica 14 settembre 2014.

QUARTIERE DI PRECOTTO (ZONA 2, MILANO, ITALY)

 

QUARTIERE DI PRECOTTO, ZONA 2 MILANO.

Immagini di archivio e scorci panoramici di via Rucellai, piazza Precotto, viale Monza, l’antico Municipio di Precotto, via Guanella, via Cislaghi, via Pelitti, via Breda, la Fornasetta, ecc.

Precotto era un piccolo centro abitato di antica origine da sempre legato al territorio milanese, al cui interno era inserito nella Pieve di Bruzzano. Confinava con Greco ad ovest, Gorla a sud, Crescenzago ad est e Villa San Giovanni a nord.

Sull'etimologia del nome vi sono ipotesi discordanti: da una parte potrebbe trattarsi di una forma dialettale praa/pree ("prato/prati") + cott nel senso di "riarso/-i".

Viceversa però si segnala un antico toponimo pulcoctum (11481153) o ad Pullum Coctum (1162), Precogio XIII secolo, latino ecclesiastico Praecautum, che potrebbe ricordare un'antica osteria lungo la strada tra Milano e Monza.

Agli atti del 1751 Precotto risultava come un villaggio di 260 abitanti saliti a 339 nel 1771 e a 494 nel 1805 nel pieno dell'età napoleonica, poco prima che nel 1808 il comune fosse soppresso e aggregato alla città di Milano, recuperando però l'autonomia dopo l'istituzione del Regno Lombardo-Veneto nel 1816.

L'abitato che nel 1853 fece registrare 834 residenti continuò a crescere negli anni, 881 nel 1861, su una superficie di 179 ettari, arrivando a quota mille nel 1872, a 1586 nel 1901 e a 2557 nel 1911.

Precotto costituì un comune autonomo fino al 1920, quando venne annesso da Gorla Primo nel nuovo comune di Gorla-Precotto. Tuttavia dopo soli tre anni anche il comune di Gorla-Precotto venne soppresso e annesso a Milano insieme ad altri dieci comuni.

Il quartiere di Precotto si trova lungo viale Monza, la prima strada a collegare Milano con la Villa Reale di Monza. Questa strada costruita nella prima metà del XIX secolo, è stata la principale strada che collegava le due città, fino all'apertura di viale Fulvio Testi.

Traffico scarso a causa delle limitazioni per l’epidemia di Coronavirus.

Riprese video effettuate mercoledì 11 marzo 2020.

Questo video è dedicato alla memoria di Lodovico Nova (1923-2018) e di Luigi Galbusera (1947-2019).