ANPI BARONA. 6 GENNAIO 2013 (MILANO, ITALY)

 

Domenica 6 gennaio 2013, Befana antifascista ed apertura della campagna di tesseramento della sezione dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) del quartiere Barona della Zona 6 di Milano, Lombardia, Italia. Presso il salone “Giardino d’inverno” del ristorante “La Magolfa” di via Modica 8 a Milano grande festa partigiana comprendente pranzo, lotteria di sottoscrizione ed esibizione del gruppo musicale “Ciapa no” con canzoni della Resistenza, folk milanese, ecc. Circa 150 i partecipanti intervenuti; un ringraziamento all’organizzatore Ivano Tajetti ed a tutti coloro che hanno collaborato al successo dell’iniziativa.

http://anpibarona.blogspot.it

CIAPA NO BAND. ANPI BARONA, 6 GENNAIO 2013 (MILANO, ITALY)

 

Domenica 6 gennaio 2013, Befana antifascista ed apertura della campagna di tesseramento della sezione dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) del quartiere Barona della Zona 6 di Milano, Lombardia, Italia. Presso il salone “Giardino d’inverno” del ristorante “La Magolfa” di via Modica 8 a Milano grande festa partigiana comprendente pranzo, lotteria di sottoscrizione ed esibizione del gruppo musicale “Ciapa no” con canzoni della Resistenza, folk milanese, ecc. Circa 150 i partecipanti intervenuti; un ringraziamento all’organizzatore Ivano Tajetti ed a tutti coloro che hanno collaborato al successo dell’iniziativa.

http://anpibarona.blogspot.it

Il progetto CIAPA NO nasce a Garbatola, piccola realtà resistente nella periferia Nord-Ovest di Milano, in pieno territorio logistico, commerciale ed edilspeculativo. Un’inedita coppia vocale inizia a mettere radici profonde nel terreno della canzone popolare e cantautorale milanese, ispirandosi a modelli esemplari come Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Nanni Svampa ed Ivan Della Mea. I due, Zorzo Damiano (voce e chitarra scordata) e Alessandro Janes (voce e grattugia) muovono i primi passi tra tavoli di ristorante, feste di paese e pub, riscuotendo grande successo tra gli amici ed i passanti complice una dose massiccia di vino rosso. In occasione della festa di Garbatola del 2008 la famiglia CIAPA NO si allarga con l’ingresso di Giovanni Marangoni, fisarmonicista e musicista dalla nascita, noto alle cronache locali per le sue performance nelle serate di liscio, tuttavia bisogna attendere fino all’estate del 2009 prima di assistere ad una grande rivoluzione nella formazione del gruppo. La sala prove, improvvisata nella Corte Popolare Autogestita di Garbatola, comincia ad affollarsi spontaneamente con l’ingresso nella band di Alessandro Luè (basso da S.Vittore), Dario Carugo (batteria), Samuele Mazzagatti (tromba e cori) e Carlo Mungari (chitarra e voce calabrese). Dario Carugo lascia la band dopo la prima storica esibizione (la cena collettiva di via Gorizia), complice la rottura di un dito e la partenza per l’Inghilterra. Lo sostituisce la batteria jazz e sanguigna di Giordano Parenti e poco dopo fanno il loro ingresso nella formazione due nuovi componenti: Martina (clarinetto e voci) e Giorgio (chitarra e voci) con un nuovo contributo di suoni ed emozioni, che contribuirà a definire la fisionomia attuale del gruppo. Il repertorio si arricchisce così di nuovi brani tratti dalla Resistenza partigiana, dalle lotte operaie, dal combatfolk (MCR) e dal folk cantautorale (Davide Van De Sfroos), oltre che dalla tradizione popolare. La famiglia CIAPA NO in continua evoluzione è aperta a nuove contaminazioni culturali e musicali, promuovendo la valorizzazione della tradizione e della cultura popolare locale, perché non rimanga solo la triste memoria di “verdi” cartelli di paese...

https://www.facebook.com/pages/CIAPA-NO/252856060094

CASA ROSSA DI TURRO (13 GENNAIO 2013)

NIGUARDA (20 GENNAIO 2013)

ANTONIO PIZZINATO, ONORIO ROSATI E GRAZIANO GORLA A NIGUARDA (1 of 5)

 

PARTE 1 DI 5 / PART 1 OF 5. GRAZIANO GORLA.

Domenica 20 gennaio 2013, presso il Centro Culturale della Cooperativa di via Hermada 14 a Niguarda, quartiere di Milano della Zona 9, presentazione del libro “Viaggio al centro del lavoro” dell’ex-senatore Antonio Pizzinato. Estratti degli interventi di Graziano Gorla, Segretario Organizzativo della Camera del Lavoro, Onorio Rosati, già Segretario Generale della Camera del Lavoro di Milano, ed intervento in tre parti di Antonio Pizzinato, storico, infaticabile, inossidabile e leggendario sindacalista sempre a difesa dei diritti della classe operaia e dei lavoratori. Nella quinta parte compare anche Angelo Longhi del Centro di Documentazione Antifascista di Niguarda. Iniziativa organizzata con la collaborazione di Associazione Amici Zona 9 Milano, CGIL, Camera del Lavoro Metropolitana di Milano e del Centro Culturale Società Edificatrice Niguarda. Questo video è dedicato alla memoria della compagna Nicoletta Delfino (la “Ribelle”) antifascista e rivoluzionaria di Niguarda, recentemente scomparsa. WORKERS OF THE WORLD UNITE! – PRECARI E LAVORATORI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!

ANTONIO PIZZINATO, ONORIO ROSATI E GRAZIANO GORLA A NIGUARDA (2 of 5)

 

PARTE 2 DI 5 / PART 2 OF 5. ONORIO ROSATI.

ANTONIO PIZZINATO, ONORIO ROSATI E GRAZIANO GORLA A NIGUARDA (3 of 5)

 

PARTE 3 DI 5 / PART 3 OF 5. ANTONIO PIZZINATO.

ANTONIO PIZZINATO, ONORIO ROSATI E GRAZIANO GORLA A NIGUARDA (4 of 5)

 

PARTE 4 DI 5 / PART 4 OF 5. ANTONIO PIZZINATO.

ANTONIO PIZZINATO, ONORIO ROSATI E GRAZIANO GORLA A NIGUARDA (5 of 5)

 

PARTE 5 DI 5 / PART 5 OF 5. ANTONIO PIZZINATO.

DISEGNI DEI BAMBINI DI TEREZIN (COOP DI VIA PALMANOVA A MILANO)

 

DISEGNI E POESIE DEI BAMBINI DEL LAGER NAZISTA DI TEREZIN / THE CHILDREN OF THE NAZI LAGER OF TEREZIN. In occasione della “Giornata della Memoria” del 27 gennaio 2013 e per non dimenticare il comitato soci della Coop di via Palmanova a Milano (ingresso da via Derna 4) ha organizzato la mostra fotografica “Terezin: disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio”. Video fotografico realizzato con immagini di archivio e della mostra per la sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Crescenzago, Zona 2 Milano, Lombardia, Italia.

Il campo di concentramento venne fondato presso la città fortezza di Theresienstadt che attualmente fa parte della Repubblica Ceca e venne utilizzato dalla Gestapo nazista durante la seconda guerra mondiale. Theresienstadt era un piccolo insediamento rurale nei dintorni di Praga e tra il 1780 e il 1790 venne qui costruita una fortezza utilizzata nel XIX secolo come prigione per detenuti politici e militari. Il 10 giugno 1940 la Gestapo prese il controllo di Theresienstadt e trasformò in prigione la kleine Festung (piccola fortezza) e dal 24 novembre 1941 l'intera cittadina (grosse Festung, grande fortezza) venne destinata a ghetto dopo essere stata cinta da un muro. La funzione principale del lager era quella di collettore per le operazioni di sterminio degli ebrei. Propagandisticamente venne presentato come il modello nazista di insediamento per ebrei, ma nella realtà era un campo di concentramento. Theresienstadt inoltre servì da campo di transito per gli ebrei diretti ad Auschwitz e ad altri campi di sterminio. Il campo venne fondato da uno dei gerarchi delle SS, il famigerato Reinhard Heydrich, e divenne presto il punto di arrivo per un grande numero di ebrei provenienti da tutta la Cecoslovacchia occupata dai tedeschi. I settemila abitanti non ebrei che vivevano a Theresienstadt vennero espulsi dalla città nell'estate del 1942, rendendo il campo una comunità esclusivamente ebraica e separata. Il 3 maggio 1945 il controllo venne trasferito dalla Germania alla Croce Rossa e cinque giorni dopo Theresienstadt venne definitivamente liberata dalle truppe sovietiche avanzanti. Il campo di Theresienstadt venne originariamente concepito per l'imprigionamento di ebrei privilegiati provenienti dalla Germania, dalla Cecoslovacchia e dall'Austria. La città di Theresienstadt era già conosciuta per i numerosi artisti che vi risiedevano e per la ricca vita culturale e dopo lo scoppio della guerra molti importanti artisti, diplomatici, letterati e giuristi provenienti dalla Germania, dall'Austria e dalla Cecoslovacchia vi vennero deportati, trovandovi nella maggior parte dei casi la morte. La comunità ebraica di Theresienstadt si assicurò che tutti i bambini deportati potessero continuare il loro percorso educativo. Quotidianamente si tenevano lezioni ed attività sportive; inoltre la comunità riuscì a pubblicare una rivista illustrata, Vedem, che trattava di poesia, dialoghi e recensioni letterarie ed era completamente prodotta da ragazzi di un'età compresa tra i dodici ed i quindici anni. Alla conclusione del conflitto degli oltre 15000 giovani lettori solo 1100 erano ancora in vita, ma altre stime riducono ulteriormente il numero a 150. L'insegnante d'arte Friedl Dicker-Brandeis creò una classe di disegno per bambini nel ghetto: il risultato di questa attività furono oltre quattromila disegni che Dicker-Brandeis nascose in due valigie prima di essere deportata ad Auschwitz. Questa collezione riuscì a scampare alle ispezioni naziste e venne riscoperta al termine del conflitto, dopo oltre dieci anni. Molti di questi disegni possono oggi essere ammirati al Museo Ebraico di Praga, dove la sezione archivio dell'Olocausto è responsabile dell'amministrazione della collezione di Theresienstadt. Le condizioni di Theresienstadt erano molto difficili: in una zona precedentemente abitata da 7000 cechi si trovarono a convivere oltre 50000 ebrei. Il cibo era scarso e nel 1942 morirono almeno 16000 persone, inclusa Esther Adolphine (una sorella di Sigmund Freud), deceduta il 29 settembre 1942; Heinrich Rauchinger, pittore polacco, Friedrich Münzer (un noto studioso di storia classica tedesco) che morì il 20 ottobre 1942 e due fratelli della nonna del politico americano John Kerry. Vennero deportati a Theresienstadt circa 144000 ebrei dei quali un quarto (33000) morì nel campo principalmente a causa delle pessime condizioni (fame, stress e malattie, principalmente di tifo esantematico verso la fine della guerra). Circa 88000 vennero deportati successivamente ad Auschwitz e presso altri campi di sterminio. Quando la guerra finì solo 17247 erano sopravvissuti.

DIJANA PAVLOVIC. GIORNATA DELLA MEMORIA 2013 A NIGUARDA (MILANO, ITALY)

 

Sabato 26 gennaio 2013 presso il circolo “Francesco Rigoldi” di via Hermada 8 a Niguarda, quartiere della Zona 9 di Milano, Lombardia, Italia, iniziativa in occasione della “Giornata della Memoria”, per non dimenticare la Deportazione e lo sterminio pianificato nei lager nazifascisti. Proiezioni di audiovisivi ed interventi di Dijana Pavlovic (attrice, Comunità Rom), Franco Bomprezzi (portavoce Ledha), Marco Mori (ARCI Gay di Milano), Emanuele Fiano (Comunità Ebraica di Milano), Renato Sarti (attore, Teatro della Cooperativa di Niguarda) ed Onorio Rosati (Sindacato CGIL).

In questa parte l’intervento di Dijana Pavlovic.

FRANCO BOMPREZZI. GIORNATA DELLA MEMORIA 2013 A NIGUARDA (MILANO, ITALY)

MARCO MORI. GIORNATA DELLA MEMORIA 2013 A NIGUARDA (MILANO, ITALY)

EMANUELE FIANO. GIORNATA DELLA MEMORIA 2013 A NIGUARDA (MILANO, ITALY)

ONORIO ROSATI. GIORNATA DELLA MEMORIA 2013 A NIGUARDA (MILANO, ITALY)

RENATO SARTI. GIORNATA DELLA MEMORIA 2013 A NIGUARDA (MILANO, ITALY)