PRATOCENTENARO, MILANO, ITALY (1 of 2)

 

Pratocentenaro, noto anticamente come Precentenaro, è un quartiere di Milano nella zona nord della città. Amministrativamente è compreso nella zona di decentramento 9 (Affori, Porta Nuova, Niguarda, Bovisa, Fulvio Testi). Pratocentenaro è un borgo molto antico ed il primo riferimento storico su documento risale al 1078, in riferimento ad un possedimento di un terreno (a nome del Monastero dell’Aurora) in località Pratocentenaro. Una successiva citazione si ha nel 1346. Nell'ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi apparteneva a quella di Bruzzano. In età napoleonica (1808-1816) Pratocentenaro fu aggregato a Milano, recuperando un'effimera autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Fu infine aggregato a Segnano nel 1841 seguendone le sorti: divenne frazione di Greco Milanese nel 1863 (con lo spostamento della sede comunale) ed infine fu aggregato a Milano nel 1923. Da allora anche Pratocentenaro è stata interessato dallo sviluppo edilizio ed industriale della periferia milanese.

PRATOCENTENARO, MILANO, ITALY (2 of 2)

S.DIONIGI NEI SANTI CLEMENTE E GUIDO (PRATOCENTENARO, MILANO, ITALY)

 

S.Dionigi di Pratocentenaro è una chiesa parrocchiale di Milano che sorge in largo S.Dionigi nel quartiere di Pratocentenaro (Zona 9, via Pianell, viale Suzzani). La parrocchia di S.Dionigi fu eretta nel 1618. Tra XVII e XVIII secolo è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Bruzzano. Nel 1756, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di S.Dionigi in Pratocentenaro era costituito dal parroco. Per il popolo, che assommava a 234 anime complessive di cui 146 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana. Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia non risultava possedere fondi; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 257. Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano la rendita netta della parrocchia di Pratocentenaro assommava a lire 366,50; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario. All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Bruzzano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 781,53; il clero era costituito dal parroco ed i parrocchiani erano 623. Nella chiesa parrocchiale erano comprese la confraternita del Santissimo Sacramento, la congregazione del Terz’Ordine di S.Francesco, la pia unione delle Figlie di Maria, la compagnia di S.Luigi Gonzaga e l’associazione della Sacra Famiglia. Nell’ambito della parrocchia era attiva anche una società di beneficenza sotto la protezione dell’Immacolata Vergine Maria e del serafico S.Francesco. La parrocchia era di nomina arcivescovile. La parrocchia di S.Dionigi appartenne fino al 1930 alla pieve e vicariato foraneo di Bruzzano. In seguito venne inserita tra le parrocchie dei comuni aggregati della Porta VI, o Porta Nuova con Porta Principe Umberto. Con la revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972, fu attribuita al vicariato urbano e poi decanato di Niguarda nella zona pastorale I di Milano città.