RICORDANDO CLAUDIO VARALLI E GIANNINO ZIBECCHI (10 GIUGNO 2016, PIAZZA S.STEFANO A MILANO)
Venerdì 10 giugno 2016 in piazza Santo Stefano a Milano (MM Duomo), ricollocazione ed inaugurazione della nuova lapide dedicata a Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, danneggiata lo scorso 22 maggio 2016 da teppisti fascisti. Restauro a cura della Rimaflow di Trezzano sul Naviglio ed interventi di vari relatori tra cui Luciano Muhlbauer (Milano in Comune) e Ivano Tajetti (ANPI Barona di Milano). Tra i presenti anche Claudia e Silvia Pinelli, oltre a Basilio Rizzo (recentemente distintosi, in qualità di Presidente dell’apposita commissione comunale, per aver collocato il fascista Servello al Famedio/Pantheon di Milano…).
Claudio Varalli (Bollate, 1 luglio 1957 - Milano, 16 aprile 1975), studente presso un istituto tecnico milanese e aderente al Movimento Lavoratori per il Socialismo (Movimento Studentesco), fu assassinato da un militante fascista di Avanguardia Nazionale in piazza Cavour a Milano.
Giannino Zibecchi (Milano, 18 febbraio 1947 - Milano, 17 aprile 1975), militante del Coordinamento dei Comitati Antifascisti, fu deliberatamente investito ed ucciso da un camion dei carabinieri guidato dal milite Sergio Chiairieri in Corso XXII Marzo a Milano il 17 aprile 1975, a seguito delle proteste avvenute in città, in risposta all’uccisione di Varalli.
STOP NAZI UKRAINE! (MILANO 19 GIUGNO 2016)
PRESIDIO ALLA LOGGIA DEI MERCANTI DI MILANO (ITALY).
22 giugno 1941, ricordando l’inizio dell’operazione “Barbarossa”, la guerra di aggressione nazifascista scatenata contro l’Unione Sovietica, e l’inizio della Grande Guerra Patriottica, l’eroica Resistenza dell’Armata Rossa culminata con la vittoria di Stalingrado del 31 gennaio 1943 e con la conquista del Reichstag di Berlino nel maggio del 1945.
Iniziativa organizzata dal Comitato Ucraina antifascista di Milano domenica 19 giugno 2016 presso la Loggia dei Mercanti di Milano (MM Cordusio).
L’evento ha compreso anche l’esposizione del dipinto “Il ponte della Pace” dell’artista” Francesco Chieppa.
Presso il cimitero militare tedesco del Passo della Futa nella zona della Linea Gotica, sulla strada che da Firenze porta a Bologna, tra le lapidi che ricordano le varie unità naziste, responsabili tra l'altro degli eccidi di Marzabotto e S.Anna di Stazzema, si trova anche quella dei collaborazionisti ucraini che combatterono a fianco dei nazisti. Oggi gli eredi di questi criminali, rappresentati da vari ministri dichiaratamente fascisti nel nuovo governo golpista ucraino di Kiev, stanno tentando di riportare indietro le lancette della storia di 70 anni (dimenticandosi della batosta presa a Stalingrado), instaurando un governo reazionario che ha scatenato la caccia agli ebrei, la distruzione delle sinagoghe, l'organizzazione di bande terroristiche armate, azioni squadristiche contro gli oppositori politici fino ad arrivare ai linciaggi ed all'assassinio (come accaduto ad Odessa il 2 maggio 2014), con la messa fuori legge dei partiti di opposizione non graditi ed il divieto di manifestare il 9 maggio, anniversario della vittoria sul nazifascismo.
Contro i fascisti di ieri e di oggi, ora e sempre Resistenza!
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ILVA: LA TEMPESTA PERFETTA. MILANO, 19 GIUGNO 2016 (LIBRERIA CALUSCA)
Domenica 19 giugno 2016, presso la libreria “Calusca” di via Conchetta 18 a Milano (zona Darsena), presentazione del libro “Ilva: la tempesta perfetta” di Margherita Calderazzi e Ernesto Palatrasio.
L'Ilva è una società per azioni in amministrazione straordinaria che si occupa prevalentemente della produzione e trasformazione dell'acciaio. Con il nome della originaria azienda fondata nel 1905 è nata sulle ceneri della dismessa Italsider. Prende il nome dal nome latino dell'isola d'Elba, dalla quale era estratto il minerale di ferro che alimentava i primi altiforni costruiti in Italia a fine Ottocento. Il più importante stabilimento italiano è situato a Taranto in Puglia e costituisce il maggior complesso industriale per la lavorazione dell'acciaio in Europa. Altri stabilimenti sono a Genova in Liguria, Novi Ligure e Racconigi in Piemonte, Marghera (Venezia) in Veneto e Patrica nel Lazio.
“Mentre è ripreso il maxi processo contro Riva e i suoi complici ed è in corso la svendita dell’Ilva da parte del governo Renzi a nuovi padroni, attraverso articoli, materiali, documenti, analisi, il libro ripercorre i due anni caldi (2012-2013) per riportare come realmente è andata e di cosa si tratta e deve trattarsi all’Ilva: una “guerra di classe”, in cui si sono scontrate e si scontrano due opzioni, quella del potere di un sistema capitalista e quella della classe operaia e delle masse popolari”.
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