MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA IN LARGO CAIROLI (15 GIUGNO 2013)
Sabato 15 giugno 2013, ore 16: manifestazione antirazzista in largo Cairoli a Milano.
MOSTRA SULLA RESISTENZA ALLA LOGGIA DEI MERCANTI (15 GIUGNO 2013)
Sabato 15 giugno 2013, ore 16: “Resistenza e scioperi del marzo 1943”, mostra di pittura con opere di vari artisti alla Loggia dei Mercanti, organizzata dall’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani.
SPAZIO CITY ART DI VIA DOLOMITI 11 A GORLA (22 GIUGNO 2013)
Sabato 22 giugno 2013, convegno su "Valle Lambro e villaggio solidale" presso lo Spazio City Art di via Dolomiti 11 a
Gorla.
ROBERTO CENATI E SAVERIO FERRARI A NIGUARDA (23 GIUGNO 2013)
Domenica 23 giugno 2013 presso la Sala Ghiglione di via Val di Ledro 23 a Niguarda, quartiere di Milano della Zona 9, con la collaborazione della locale sezione ANPI “Martiri Niguardesi”, presentazione del libro “I denti del drago. Storia dell’Internazionale Nera tra mito e realtà” dello scrittore Saverio Ferrari (già autore di “Fascisti a Milano. Da Ordine Nuovo a Cuore Nero”). Originariamente l’iniziativa avrebbe dovuto tenersi al Teatro della Cooperativa di via Hermada. Sono intervenuti Roberto Cenati dell’ANPI della Provincia di Milano, nonché rappresentanti di altre organizzazioni presenti sul territorio e singoli cittadini. Con l’espressione Internazionale Nera si intende fare riferimento a esperienze del secondo dopoguerra caratterizzate da rapporti organici e continuativi tra partiti, gruppi, o movimenti di matrice neofascista, o neonazista, volti a incidere sulla scena politica. In questo contesto nella ricostruzione storica non rientrano organizzazioni come Odessa (Organizzazione degli ex-appartenenti alle SS), fondata ancor prima della fine del Terzo Reich da ufficiali delle SS (in prima fila il colonnello Otto Skorzeny), oltre che da alti funzionari e rappresentanti delle industrie tedesche, o come Die Spinne (Il Ragno), costituita da criminali nazisti. Così dicasi della Hiag (Associazione di mutuo aiuto a ex-membri delle Waffen-SS) nata nel 1951, o di Stille Hilfe (Aiuto Silenzioso per prigionieri di guerra e internati), registrata legalmente nel 1951 per iniziativa di ex-SS, prelati della chiesa evangelica e cattolica, successivamente e fino ai giorni nostri guidata da Gudrun Burwitz, la figlia di Heinrich Himmler, il comandante supremo delle SS. Lo scopo di tutte queste strutture fu principalmente quello di garantire la fuga dei dirigenti e dei soldati più compromessi, la loro assistenza e l’eventuale reinserimento dopo la fine della guerra, accantonando per tempo anche ingenti patrimoni. Un obiettivo in buona parte conseguito se solo si considera quanti tornarono a incarichi di rilievo, sia nel mondo economico sia in quello politico, in alcuni paesi dove erano riparati (Portogallo, Spagna, paesi arabi e America latina), o nella stessa Germania Federale. Nel parlamento tedesco, il Bundestag, eletto nel 1957, quasi un quarto dei deputati risultò avere un passato nazista. Due di queste realtà organizzate, Odessa e Die Spinne, scomparvero già negli anni Cinquanta. Tutte comunque dettero un contributo anche finanziario allo sviluppo delle organizzazioni neonaziste, partecipando seppur limitatamente ai diversi tentativi di costruzione di un’Internazionale Nera. Questo obiettivo di ridare vita alle vecchie idee e ai miti del passato venne rivestito in modo immaginifico dagli stessi protagonisti dell’aura di un’impresa mitologica. Il rimando era agli antichi miti greci della fondazione di Tebe e degli Argonauti, da Cadmo a Giasone, dove i denti dei draghi sconfitti furono riseminati per far nascere schiere di nuovi guerrieri armati. Allo stesso mito si rifecero in Italia anche quei nuclei di ex-repubblichini, che rimasti legati fra loro segretamente dopo la fine della guerra mondiale, non a caso si denominarono Uova del drago. Il volume consiste in un lavoro storico e giornalistico condotto sulla base dei materiali informativi provenienti dai centri di documentazione ebraici, della Resistenza e della Deportazione, ma soprattutto reperiti in questi ultimi anni negli archivi di polizia e dei servizi segreti. Una ricca documentazione per una ricerca non all’insegna di suggestioni, o facili sensazionalismi, ma di una minuziosa ricostruzione dei multiformi tentativi di dar vita a un coordinamento dell’estrema destra su scala mondiale, un excursus pluridecennale dalla prima Internazionale di Malmoe alle reti neonaziste attuali, da Blood and Honour agli Hammerskin, passando per gli antisemiti del Nuovo Ordine Europeo, ai terroristi dell’Oas, Jeune Europe, la World Union of National Socialits fino alle trame dell’Aginter Presse dietro la strage di piazza Fontana e la strategia della tensione in Italia.
SOLIDARIETA’ A KAL DOS SANTOS, 28 GIUGNO 2013 (MILANO, ITALY)
Presidio di solidarietà con il musicista brasiliano Kal dos Santos venerdì 28 giugno 2013 alle ore 18.30 in largo Fratelli Cervi, Zona 2 di Milano. Kal dos Santos, musicista, attore, compositore e fondatore dell’Associazione Culturale Mitoka Samba, prima orchestra di percussioni afrobrasiliana a Milano, artista che collabora con realtà musicali, associazioni, compagnie teatrali e di danza di respiro nazionale e internazionale (MUSE/Italia, PIME, Roda da Vida, Banda Osiris, Delma Pompeo, Gabriele Vacis, Miriam Makeba, ecc.) è stato aggredito e picchiato brutalmente da un gruppo di persone. Il fatto è avvenuto mercoledì 19 giugno 2013 in via Venini, angolo via Popoli Uniti a Milano, intorno alle 19.00. Kal era in zona Pasteur, perché aveva consegnato l’auto al meccanico e stava tornando verso la metro a piedi, quando è stato indicato da un bambino come colui che il giorno prima lo aveva picchiato. In quell’istante sono arrivati tre uomini che lo hanno fermato e subito accusato del fatto. Kal non è riuscito nemmeno a dire di non conoscere quel bambino e di non essere di quella zona, che subito hanno iniziato ad aggredirlo brutalmente con calci, pugni, ginocchiate, sbattendogli la testa sulle auto parcheggiate, strappandogli i capelli e cercando di derubarlo della borsa e del cellulare. Durante l’aggressione ai primi tre uomini si sono aggiunte altre persone. Nessuno si è prodigato per aiutarlo, fatta eccezione per una persona che ha cercato invano di difenderlo. Gli aggressori hanno rotto delle bottiglie e si stavano avvicinando minacciosi con i cocci, quando l’arrivo di una pattuglia della polizia li ha messi in fuga. Sembravano italiani e parenti del bambino che aveva indicato Kal come colui che gli aveva dato uno schiaffo il giorno prima. Kal è stato ricoverato fino al giorno seguente ed è dovuto tornare per altre medicazioni in ospedale. E’ stato quindi organizzato un presidio con musica popolare di denuncia e solidarietà, che può essere il modo migliore di sanare le sue ferite fisiche e morale e dare forza a chi, nella comunità brasiliana e a Milano, rifiuta questa brutale violenza. Video realizzato per la sezione dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Crescenzago, Zona 2 Milano.