Piazza Costantino 5 - Milano
ORARI DI APERTURA SEDE:
Giovedì dalle 15.30 alle 17.00
Domenica dalle 10.00 alle 12.00
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ALLA MEMORIA DI PEPPINO BONFICHI, PRESIDENTE ONORARIO DELLA SEZIONE ANPI CRESCENZAGO, ZONA 2 MILANO:
Domenica 13 marzo 2016 si è tenuto il congresso della sezione ANPI Crescenzago della Zona 2 di Milano, a cui è intervenuto un delegato dell’ANPI Provinciale di Milano (tale G.P.).
A proposito di attualità dell’antifascismo nella relazione finale di G.P. non vi è stato alcun riferimento al fatto che l’attuale governo abbia intenzione di finanziare un Museo del fascismo a Predappio (invece che un Museo dedicato alla Resistenza ed a Silvio Corbari…) ed al fatto che proprio sabato scorso si sia tenuto l’ennesimo raduno nazifascista a Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza (…).
“Dimenticanza”?
Ricordando a G.P. che nel novembre del 2014 alle Nazioni Unite il “nostro” governo si era vergognosamente astenuto sulla mozione di condanna del nazismo e di ogni sua forma di glorificazione, gli è stato chiesto come mai la dirigenza ANPI non abbia espresso alcuna scandalizzata, indignata ed energica protesta su un fatto di tale inaudita gravità e che l’argomento sia regolarmente e sistematicamente ignorato in tutte le assemblee congressuali, iniziative e manifestazioni, quasi fosse “insignificante” (oltre alla concomitante totale censura dei media…).
Ebbene la risposta di G.P. è stata prima un’espressione facciale con un “sorrisino ironico quasi divertito”, poi che “la responsabilità non è dell’ANPI, ma del governo”: d’accordo, ma se la dirigenza ANPI non si esprime con decise prese di posizione sull’argomento, se ne devono forse occupare e fare carico il Rotary Club, o gli Hare Krishna?
O dobbiamo occuparci solo di lapidi commemorative e omaggi floreali ai Caduti?
Sollecitato ancora per avere una risposta, a quel punto il tale G.P. ha perso le staffe ed ha iniziato ad esprimersi villanamente con un tono per niente da “persona educata” e non in grado di fornire risposte esaurienti, oltre a tentare ripetutamente di eludere il tema (…).
Con il suo atteggiamento G.P. non ha fatto altro che avallare coloro che sostengono che la dirigenza ANPI sia legata a doppio filo con l’attuale partito governativo (che per nessun motivo deve essere mai attaccato…) e dando ragione ai giudizi espressi da Saverio Ferrari ed altri compagni, che hanno trovato altri spazi autonomi per portare avanti la lotta antifascista senza farsi condizionare da chicchessia (…).
L’interrogativo è cosa ne penserebbero i partigiani che si sono sacrificati oltre 70 anni fa, se sapessero che hanno combattuto per avere oggi un governo che si astiene sulla condanna del nazismo e che un rappresentante dell’ANPI, l’associazione che ne dovrebbe essere la loro erede, trova “irrilevante” l’argomento ed evade con fastidio le domande che gli vengono poste (…).
Massima stima invece per Roberto Cenati (ANPI Milano) e Giuseppe Natale (ANPI Crescenzago), che in varie occasioni hanno dimostrato di essere più sensibili sulle tematiche dell’antifascismo.
Per i non informati si rammenta che nel corso della “Giornata del Ricordo” del 2015 fu proprio un colonnello autodichiaratosi “vicino al PD” ed omaggiato con un “diploma di benemerenza” dall’ANPI Roma (16 gennaio 2015) a decidere tecnicamente di assegnare la medaglia al fascista repubblichino Mori (medaglia in seguito revocata per altrui indignate proteste).
REVISIONISMO STORICO:
NEL 70esimo ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO UN SINCERO “COMPLIMENTO” A ERNESTO NASSI E ALL’ANPI ROMA PER IL CONFERIMENTO DEL DIPLOMA (16 GENNAIO 2015) E DELLA TESSERA DI “AMICO ANPI” AL COLONNELLO ANTONINO ZARCONE, PROPRIO COLUI CHE TECNICAMENTE HA DECISO DI ASSEGNARE L’ONOREFICENZA AL FASCISTA REPUBBLICHINO MORI (FERME RESTANDO LE GRAVISSIME RESPONSABILITA’ POLITICHE DELL’ATTUALE GOVERNO, CHE GIA’ SI ERA VERGOGNOSAMENTE ASTENUTO ALLE NAZIONI UNITE SULLA MOZIONE CHE CONDANNAVA IL NAZISMO ED OGNI SUA FORMA DI GLORIFICAZIONE)!
SI RICORDA PURE CHE L’ANPI ROMA E’ LA STESSA CHE NEL 2013 AVEVA ESPULSO GIUSTOLISI, LO STUDIOSO DELL’ARMADIO DELLA VERGOGNA!
QUESTO MENTRE SULL’ULTIMO NUMERO DI “ANPI OGGI” SI PREFERISCE “ATTACCARE” SAVERIO FERRARI…
----- Original Message -----
Al Coordinatore Regionale del Veneto
Al Presidente Provinciale di Treviso
Ai Soci Anpi di Montebelluna
e p.c. Ai Presidenti delle Sezioni ANPI del Veneto
Il Direttivo ANPI di MONTEBELLUNA(Treviso), dopo aver preso visione del volantino di una inziativa il 17 febbraio a Cadoneghe(PD) dal titolo: “CI CHIAMAVANO FASCISTI, CI CHIAMAVANO COMUNISTI; SIAMO ITALIANI E CREDIAMO NELLA COSTITUZIONE”, organizzato dall'ANPI e dal Comune di Cadoneghe, con la partecipazione del Presidente provinciale dell'ANPI di Padova, del Coordinatore Regionale ANPI del Veneto, per il giorno del Ricordo,
RITIENE
che il titolo del convegno sia un'incredibile offesa a tutti i Partigiani e alla Costituzione e
CHIEDE
le immediate dimissioni del Presidente provinciale ANPI di Padova e del Coordinatore regionale ANPI del Veneto.
Il presidente della sezione
Sergio Brunello